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Il creatore (o i creatori) di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, spiega lo scopo nel suo whitepaper:
Una versione puramente peer-to-peer di denaro elettronico permetterebbe di spedire direttamente pagamenti online da un’entità ad un’altra senza passare tramite un’istituzione finanziaria.
Semplice no?
Non proprio… Dimmi di più!
Ok, allora mettiamo caso tu abbia fame: io ho una mela e decido di dartela. Ora tu hai una mela che puoi mangiare e io ne ho zero.

Ora, cerchiamo di capire cosa è successo più nel dettaglio: la mia mela era un oggetto fisico e io te l'ho fisicamente data. Sappiamo che è accaduto veramente perché tu eri lì, io ero lì, la mela era lì; tu l'hai toccata, vista, odorata e magari anche assaporata. Non abbiamo bisogno di una terza parte che ci aiuti a fare il passaggio giusto? La mela è tua, io non ne ho altre. Prima l'avevo io e ho deciso di darla a te, ora è tua e tu puoi decidere cosa farne: ne hai il pieno controllo. Puoi mangiarla o darla a qualcuno e quella persona potrà poi darla a qualcun'altro e così via.
Ti ho fatto l'esempio di una mela, ma la "mela" potrebbe essere qualsiasi cosa: una pera, una banana, un libro, un nuovissimo MacBook, un euro, 100 euro e così via.
Ehm… va bene, ma cosa centra la mela con i Bitcoin?
Adesso ci arriviamo.
Mettiamo il caso che la mela sia digitale. Tieni, ti do la mia mela digitale!

Bella eh? Ma… aspetta… come fai a sapere che quella specifica mela digitale che prima era mia, ora è tua e solo tua?

Eh già! Pensaci un secondo: come fai a sapere che io non abbia inviato la stessa identica mela anche a Peppe? O Chiara? O Ciccio? O postata su Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat o, per quelle 4 persone che lo usano, Stato di WhatsApp?
Magari ho fatto un paio di copie di quella mela digitale, le ho messe su internet e milioni di persone l'hanno scaricata e comprata come NFT per zillioni di Dogecoin!
Ok, sto divagando, ma coma puoi vedere gli scambi digitali sono un po' un problema: scambiare mele digitali non è come scambiare mele fisiche.
I maghi del computer chiamano questo rompicapo il Problema della doppia spesa. Ma non ti preoccupare, non sono qui per farti un pippone teorico a riguardo. Quello che ti basta sapere è che qualcuno molto intelligente si è posto questo problema, ma nessuno è mai riuscito a venirne a capo…
Aspè, COSA!
…fino ad ora.
Lasciami finire le frasi!
Comunque, proviamo a capire insieme come si potrebbe trovare una soluzione a questo problema.
Potremmo usare un…
…
ehm
…
Boh… qualche idea?
Ma se sei tu che stai scrivendo questo articolo!
Va bene, va bene, allora ci penserò da solo!
Potremmo usare un… pezzo di carta? o un libro… SÌ ECCO! USIAMO UN LIBRO MASTRO!
Un che?
Un libro mastro.

Magari potremmo tracciare queste transazioni di mele digitali in un libro mastro, ovvero un libro dove si tiene traccia di tutte le transazioni contabili.
Potremmo rendere anche il libro mastro (o ledger) digitale e dare l'incarico a qualcuno di aggiornare e tenere traccia di tutte le mele digitali che esistono e anche di tutte le transazioni che avvengono.
Tutto qua? Problema risolto?
Se ci pensi ci sono un paio di problemi a questo approccio:
E se la persona che tiene traccia delle mele digitiali decidesse di crearne altre e intascarsele? Potrebbe farlo quando vorrebbe e nessuno lo scoprirebbe mai.
L'esperienza di scambiarsi mele non sarebbe come quando io ti ho dato la mela fisica la prima volta. Ti ricordi? Eravamo solo io e te e nessun altro. Se usassimo questo metodo sarebbe come se ogni volta che voglio darti una mela o una banana deve esserci qualcuno a segnare le nostre transazioni.
Ma allora come fai a darmi una mela digitale come si fa con una fisica?
E se… e se dessimo il libro mastro a tutti? Invece di avere un solo libro mastro in mano ad una sola persona, questo libro vivrebbe nel computer di tutti! Tutte le transazioni che sono mai accadute fin dalla nascita delle mele digitali sarebbero registrate su quel libro.
In questo modo non posso imbrogliarti, non posso inviarti mele digitali se non ne ho, perché tu e tutti gli altri mi becchereste subito. Sarebbe un sistema davvero difficile da imbrogliare, soprattutto all'aumentare del numero di persone che posseggono il libro mastro.
In più, non sarebbe controllato da una sola persona e quindi non ci sarebbe nessuno che potrebbe darsi più mele digitali di quelle che ha.
Per condividere questo libro mastro digitale bisognerebbe scrivere un programma per computer e rendere il codice di quel programma Open Source, cioè dispobile a tutti da poter vedere e modificare, in modo tale che tutti possono controllare tutti e da poter attirare persone sveglie per poterci aiutare a curare, mantenere e migliorare questo programma.
Anche noi potremmo partecipare a questa rete e aggiornare il libro mastro e assicurarci che tutto sia a posto. Per il disturbo poi, potremmo ricevere come ricompensa 50 mele digitali. In effetti, questo potrebbe essere l’unico modo per creare ed immettere più mele digitali nel sistema.
Tutto chiaro?
Credo di si… ma i Bitcoin?
I Bitcoin sono le mele digitali!
Ovviamente ho semplificato tantissimo, ma questo non rende il concetto meno vero. l'Open Ledger (ovvero il libro mastro Open Source) permette esattamente di sapere quanti Bitcoin (o mele digitali nel nostro esempio) esistono all'interno del sistema e so che non ne posso esistere altre (perché è scritto nel codice che essendo pubblico tutti possono leggere) e questo li rende limitati, perciò scarsi e quindi di valore.
Grazie all'open ledger (chiamato dai babbani "blockchain") posso certificare con assoluta certezza che le mele digitali (e quindi i bitcoin) hanno lsciato il mio possesso e che ora sono completamente tue e tu puoi farne quello che vuoi. Questo non era possibile prima in nessuna transazione digitale, mentre ora posso verificare questa transazione guardando il libro mastro personalmente.
Nota: la "blockchain di Bitcoin" viene chiamata dai veri maghi "timechain".
Sempre grazie ad esso, non ho bisogno di qualcun altro che si assicuri che io non bari creando copie extra o che invii denaro, bitcoin, mele o Rembrandt due, tre o un millione di volte se non posso permettermelo.
All'interno del sistema, lo scambio delle "mele digitali" ora è come quello dello scambio di "mele fisiche": la mela lascia la mia mano e arriva nella tua e nello scambio ci siamo solo noi due.
Ma il bello arriva ora: essendo che si comporta come uno scambio fisico ma rimane digitale, io posso inviarti 1 mela, 1 miliardo di mele o 0.00000001 mele con un click di un bottone e non importa che io sia in Italia e tu in Giappone: lo scambio avverrà e sarà sicuro al 3000%.
E, come bonus, posso dirti anche che posso creare altre cose digitali su queste "mele digitali": ad esempio posso metterci un messaggio di testo, un contratto, un'azione, un'immagine, un passaporto, etc.
So cosa stai pensando e la risposta è sì: questo concetto si applica anche agli ormai famosissimi e super abusati NFT (Not Fungible Tokens). Solo che mentre le nostre "mele digitali" sono uguali tra loro (o fungibili), quindi 1 mela digitale è uguale ad un'altra mela digitale (così come una banconota da 5 euro è uguale ad un'altra banconota da 5 euro), gli NFT non sono uguali tra di loro (così come due quadri di Picasso non sono uguali tra di loro).
Quindi, per concludere, come dovremmo trattare o valutare queste “mele digitali”? Sono piuttosto utili, vero?
Beh, molte persone stanno discutendo su questo da anni ormai: ci sono dibattiti tra scuole economiche, tra politici, tra programmatori, tra tuttologi, etc. Non ascoltarli tutti però. Alcune persone sono intelligenti, alcune sono male informate, alcune dicono che il sistema vale molto, altri dicono che in realtà vale zero. Alcuni dicono che è oro digitale, altri una moneta. Altri dicono che sono come i tulipani. Alcuni dicono che cambierà il mondo, altri dicono che è solo una moda.
Io ho la mia opinione al riguardo.
Ma questa è una storia per un’altra volta.
Però hey, ora sai sicuramente più cose su Bitcoin di molti altri ;)