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Il web è, e resterà sempre, un progetto in continua evoluzione. Mentre molte persone hanno scoperto solo ieri che la sezione posta in arrivo delle email non è il posto in cui tenere tutta la propria posta, ma solo quella arrivata recentemente e che esiste una sezione apposita dove archiviare tutto (chiamata appunto archivio); una piccola percentuale di esseri umani stanno pensando a come potersi riprendere il controllo dalle grandi corporazioni che attualmente dominano il web e come poter portare quest’ultimo all’originale ideologia di decentralizzazione, inclusività e interoperabilità, aggiungendo anche privacy e molta crittografia.
ma andiamo con ordine.
Web 1.0
Per capire appieno che cos’è il Web 5, dobbiamo prima conoscere le precedenti versioni di Internet.
Se più che un sito web vi sembra una newsletter, non siete gli unici. In questa prima versione del web, infatti, la maggior parte degli utenti erano consumatori passivi di contenuti e di conseguenza la quasi totalità dei siti web erano incentrati sulla lettura.
Web 2.0
Nella sua seconda versione, il web si è incentrato sull'interattività e sugli utenti.
In questa fase, gli utenti creano la maggior parte dei contenuti su piattaforme come YouTube, Facebook o Twitter. Questo web è più social, collaborativo e, cosa più importante, prevalentemente gratuito.
L’aspetto negativo di questa versione del web è che gli utenti forniscono moltissime informazioni personali alle aziende che controllano queste piattaforme. Queste informazioni poi verranno usate e/o vendute ad aziende terze per mostrare pubblicità proprio a quegli utenti di quelle piattaforme. Questo modello di business è alla base di moltissimi siti e applicazioni “gratuiti” ai quali noi tutti siamo abituati oggi.
Web 3.0
Se il Web 1.0 è il passato e il Web 2.0 è il presente, il Web 3.0 rappresenta uno dei possibili futuri.

Questa “terza iterazione” del web ruota attorno all’idea di decentralizzazione e incorpora tecnologie blockchain con varie criptovalute e token non fungibili (NFT).
L’idea di base del Web3 è quella di “tokenizzare” (ovvero rendere un token) tutto su blockchain (es. azioni del mercato, monete, arte, musica, etc)
Alcuni concetti chiave del Web 3.0 sono:
Finanza Decentralizzata (DeFi): permettono agli utenti di scambiare valute senza il coinvolgimento di banche o governi.
Organizzazioni Autonome Decentralizzate (DAO): permettono agli utenti di prendere decisioni collettive.
Identità Auto-Sovrana (Self-sovereign identity): consente agli utenti di identificarsi senza fare affidamento su un sistema di autenticazione terzo, in cui è necessario raggiungere una parte fidata per valutare l'identità.
Web 4.0
Non esiste 🤷
Web 5.0
Come il Web3, anche il Web5 è un altro dei possibili futuri.


Mentre il Web3 mira a "tokenizzare" tutto su blockchain, il Web5 (Web2 + Web3 = Web5) mira a utilizzare solamente la blockchain di Bitcoin, per un solo caso d'uso specifico: l'identità.
Il progetto è attualmente portato avanti da TBD un’azienda sussidiaria di Block, controllata dall’ex-CEO di Twitter Jack Dorsey, ed è principalmente costituito da componenti software che permettono agli sviluppatori di gestire identità decentralizzate (Decentralised IDentifier - DID), dati e potenza di calcolo (Decentralised Web Node - DWN) per le proprie app.
In poche parole questi software si preoccupano di gestire tutte le parti complicate e lasciano agli sviluppatori “solo” il compito di creare belle e accattivanti grafiche.
Per concludere
Molti pensano che l’idea di un Web non controllato da grandi compagnie tecnologiche e/o governi sia impossibile, ma la verità è che tutto ciò esiste già e lo usiamo tutti i giorni senza saperlo.
Per scoprire cos’è vi lascio con un facile indovinello: cos’è che ha una inbox, un archivio e quando arriva un messaggio fa un suono tipo: “you’ve got mail!” ?
P.S. In questo articolo ho semplificato molti concetti e ne ho omessi altrettanti per poter mantenere il contenuto “easy” e capibile da tutti. L’articolo resta un buon punto di partenza ma sicuramente non è sufficiente per conoscere davvero appieno tutto quello di cui si è parlato.